Diabete e alimentazione

La cura del diabete passa anche dalla tavola.
Per contrastare questa malattia e impedire che generi complicanze è infatti necessario, oltre all’assunzione dei farmaci, seguire un regime alimentare corretto.
Nello specifico, il paziente con diabete deve porre particolare attenzione all’indice glicemico degli alimenti, al carico glicemico del pasto (CG) e alla conta dei carboidrati (CHO).
Ma scopriamo di più sulla relazione tra diabete e alimentazione con la Dott.ssa Claudia Colombarini, nutrizionista specializzata in Nutrizione Umana, che riceve presso la sede Lucea di Gioia del Colle.

Perché per un paziente diabetico è importante seguire un’alimentazione specifica?

Per il paziente diabetico, seguire una dieta sana e bilanciata è fondamentale per mantenere sotto controllo il livello di zucchero nel sangue.
Un’alimentazione eccessiva rispetto alle reali necessità, aumenta, infatti, il fabbisogno di insulina, costringendo il pancreas ad una super-attività.
Ne consegue che si rende necessaria una prescrizione di un protocollo dietoterapico finalizzato al controllo del peso corporeo del livello glicemico e dell’intake lipidico

Che cosa si intende per Indice Glicemico (IG)?

L’indice glicemico (IG) di un alimento indica l’incremento glicemico indotto dall’ingestione di una porzione di quell’alimento rispetto ad un alimento di riferimento (glucosio o pane bianco), a parità di carboidrati. L’indice glicemico (IG) è, quindi, un valore che esprime, in percentuale, la rapidità con cui gli alimenti contenenti carboidrati fanno aumentare la concentrazione di glucosio nel sangue (glicemia).
Gli alimenti che fanno aumentare la glicemia in modo rapido hanno un alto indice glicemico, quelli che la fanno salire in modo più graduale hanno un indice glicemico basso.
A esempio, un indice glicemico pari a 50 indica che l’alimento preso in considerazione aumenta la glicemia con una velocità che è la metà (il 50%) di quella del glucosio (alimento di riferimento).
L’IG può essere influenzato da una serie di fattori: il contenuto di grassi, proteine e fibre, il processo tecnologico utilizzato per la produzione degli alimenti, il tipo e la durata di cottura.

Che cos’è il Carico Glicemico (CG)?

Il carico glicemico (CG) è un indice che, oltre a rappresentare la qualità dei carboidrati (IG), considera anche la loro quantità. Si calcola moltiplicando il valore dell’indice glicemico per la quantità di carboidrati dell’alimento diviso 100.
L’IG ed il CG sono molto utili per predire l’effetto sulla glicemia di un pasto misto, che include alimenti con IG molto differenti. Per ottenere il CG dell’intero pasto si moltiplica la percentuale di carboidrati contenuta in ciascun alimento per il suo indice glicemico, quindi si sommano i risultati ottenuti.

Che cos’è la conta dei carboidrati (CHO)?

La conta dei carboidrati nel diabete (CHO) è un metodo utile a pianificare il pasto del paziente diabetico e a determinare la dose d’insulina necessaria per metabolizzare la quantità di carboidrati consumati. La CHO consiste nel calcolare la quantità totale di carboidrati assunti in un pasto e determinare l’esatta dose di insulina da somministrare.
È un metodo che permette al paziente diabetico un’ampia flessibilità nella scelta dei cibi e delle porzioni.
Per apprendere la conta dei carboidrati è necessario, innanzitutto, imparare a riconoscere quali cibi li contengono e soprattutto riuscire a conteggiarne il contenuto in grammi.
I gruppi di alimenti che contengono carboidrati sono: cereali e derivati (farina, pasta, riso, polenta, pane, crackers e affini), legumi e patate, frutta, dolci (torte, merendine, cioccolato, gelati, etc…), latte e yogurt, bevande zuccherate. Carne e pesce, verdure, uova, formaggi, acqua e bevande non zuccherate, li contengono in una dose inferiore.
Per determinare la quantità di carboidrati negli alimenti, occorre consultare le app o le tabelle che, solitamente, riportano i carboidrati disponibili per 100 grammi di alimento. La formula che si applica è:

Peso alimento (porzione) X Quantità di CHO riferita a 100 gr : 100 = Carboidrati contenuti nella porzione 

Sommando i risultati di tutte le pietanze di un pasto si ha una stima attendibile della quantità totale di carboidrati di un pasto.
Una volta calcolata la quantità totale di carboidrati, si procede con il calcolo della quantità di insulina da somministrare per metabolizzare la quantità di carboidrati assunta.
Per fare questo calcolo è necessario conoscere il proprio rapporto insulina/carboidrati, ovvero bisogna sapere quanti grammi di carboidrati sono metabolizzati da un’unità di insulina. Questo dato è personale e deve essere stabilito insieme al proprio diabetologo (solitamente è un valore tra 8 e 15). La formula da applicare è la seguente:

Quantità di CHO assunta : rapporto insulina/carboidrati = unità di insulina necessarie 

Quali alimenti sono sconsigliati e dovrebbero essere limitati nella dieta della persona con diabete?

Gli alimenti da ridurre/ evitare sono:

  • salumi e insaccati, ricchi di acidi grassi saturi, colesterolo e sale;
  • sale, che favorisce l’aumento dei valori di pressione arteriosa (ipertensione) e la ritenzione idrica;
  • formaggi stagionati, ricchi di grassi saturi;
  • dolci, creme e bevande zuccherati, ricchi di zuccheri semplici e grassi;
  • frutti di mare, ricchi di colesterolo;
  • alcolici e superalcolici.

Cosa consiglia, in generale, al paziente diabete, per seguire una dieta salutare?

I consigli non differiscono eccessivamente da quelli raccomandati per la dieta di un paziente sano. Si raccomanda di:

  • variare gli alimenti della dieta quotidiana;
  • non saltare i pasti, per evitare sbalzi glicemici e di arrivare affamati ai pasti successivi e di prediligere cibi ipercalorici;
  • mangiare frutta poco matura, escludendo cachi, fichi, banane, uva, frutta sciroppata, succhi di frutta industriali, frutta secca;
  • consumare la giusta proporzione, durante la giornata, di carboidrati, proteine e grassi;
  • tra le carni, prediligere le carni bianche, che sono meno grasse;
  • consumare legumi, che contengono carboidrati complessi a basso indice glicemico, fibre e proteine vegetali;
  • prestare attenzione all’assunzione di grassi, quindi ai condimenti e prediligere alimenti che apportano grassi mono o polinsaturi, come l’olio EVO;
  • mangiare pesce prediligendo pesce azzurro, fonte ricchissima di acidi grassi polinsaturi;
  • preferire fonti di carboidrati ricchi di fibre, come pasta riso e pane integrale , grano saraceno ricco di fibre insolubili e contiene chiroinositolo principio attivo capace di ridurre la glicemia.

Tra le raccomandazioni per un corretto stile di vita anche per un diabetico, non va dimenticata l’attività fisica che non necessariamente va intesa come attività svolta in palestra ma è sufficiente una semplice passeggiata quotidiana di 30-45 minuti, meglio se con passo un po’ spedito per ottenere dei vantaggi notevoli sull’andamento glicemico.

Dr. Claudia Colombarini

 

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