COVID-19 e malattie reumatologiche

La malattia da coronavirus desta preoccupazione soprattutto in soggetti con patologie pregresse, non solo legate all’apparato respiratorio. Il dottor Vincenzo Venerito, specialista in reumatologia presso la nostra sede di Mottola, ci spiega il legame tra covid-19 e le malattie reumatiche, e ci aiuta a fare chiarezza sul ruolo dei farmaci “anti-artrite” nella lotta al virus.

Ho una malattia reumatica, quali rischi corro durante questa pandemia?

Il nuovo coronavirus (SARS-COV-2) rappresenta una sfida anche per i pazienti con malattie reumatiche e per i reumatologi. Di pari passo con la pandemia, crescono le preoccupazioni dei pazienti in terapia con farmaci immunomodulanti, a causa del timore che la risposta del sistema immunitario al virus risulti in qualche modo compromessa(1). È noto infatti che l’essere affetti da una malattia reumatica, così come l’utilizzo di taluni farmaci immunosoppressori, predisponga in generale a un certo rischio infettivo.
Tuttavia, sulla base delle informazioni cliniche pubblicate finora a proposito di SARS-COV-2 e dei precedenti coronavirus (responsabili di SARS e MERS) non vi sono prove che i pazienti con malattie reumatiche siano ad aumentato rischio rispetto ad altre comorbilità(2).
Molto meno conosciuta è invece una particolare caratteristica della maggior parte delle malattie reumatiche: l’attività di malattia, se non controllata tramite una terapia efficace, aumenta fortemente di per sé il rischio infettivo del paziente(1).
In ragione di questo dato, è dovere della comunità scientifica raccomandare ai pazienti con malattie reumatiche di seguire rigidamente il trattamento prescritto, allo scopo di prevenire l’interruzione arbitraria della terapia e la conseguente riacutizzazione della malattia di base, che esporrebbe il soggetto a un forte rischio di infezione(1).

Che ruolo hanno i farmaci “anti-artrite” nella lotta a SARS-COV-2?

La clorochina e l’idrossiclorochina sono farmaci antimalarici ampiamente utilizzati in diverse malattie reumatiche come artrite reumatoide e lupus eritematoso sistemico. Questi farmaci si sono rivelati efficaci e sicuri nel trattamento della polmonite da SARS-CoV-2, come dimostrato dai risultati di recenti studi clinici cinesi(1). Attualmente gli anti-malarici rientrano negli schemi terapeutici standard in Italia per il trattamento della polmonite in corso di COVID-19.
Tocilizumab è un farmaco biotecnologico (anticorpo monoclonale) che inibisce il recettore dell’interleuchina-6, una importante citochina pro-infiammatoria. Tocilizumab si sta dimostrando efficace per la gestione dei casi critici di polmonite complicata da SARS-COV-2, per contrastare la cosiddetta “tempesta citochinica”, una spropositata e dannosa reazione infiammatoria dell’organismo che porta alla cosiddetta “multiorgan failure” (insufficienza multiorgano)(3).
Sempre a tal fine, l’Agenzia Italiana del Farmaco ha recentemente autorizzato dei trial clinici per studiare gli effetti sia di tocilizumab che di sarilumab, un altro inibitore del recettore dell’interleuchina-6, oltre che di anakinra, antagonista recettoriale dell’interluchina-1. Tutti i farmaci menzionati sono attualmente utilizzati con successo per il trattamento di alcune malattie reumatiche, fra cui l’artrite reumatoide.
Va però sottolineato che tali farmaci trovano al momento il proprio razionale di utilizzo nel trattamento di COVID-19 solo in fase critica.

Ma quindi come posso difendermi dal coronavirus?

È di fondamentale importanza, ancor più per i pazienti con malattie reumatiche, osservare le misure di distanziamento sociale consigliate dal Governo, restando a casa e praticando una corretta igiene delle mani.
È raccomandabile inoltre fidarsi dei propri medici e del personale sanitario, non interrompendo arbitrariamente la terapia immunomodulante a meno che non vi sia una chiara sintomatologia simil-influenzale in atto e comunque previo consiglio del reumatologo.

 

(1) Venerito V, Lopalco G, Iannone F (2020) COVID-19, rheumatic diseases and immunosuppressive drugs: an appeal for medication adherence. Rheumatol Int. doi:https://doi.org/10.1007/s00296-020-04566-9
(2) Figueroa-Parra G, Aguirre-Garcia GM, Gamboa-Alonso CM, Camacho-Ortiz A, Galarza-Delgado DA (2020) Are my patients with rheumatic diseases at higher risk of COVID-19? Annals of the Rheumatic Diseases:annrheumdis-2020-217322. doi:10.1136/annrheumdis-2020-217322
(3) Mehta P, McAuley DF, Brown M, Sanchez E, Tattersall RS, Manson JJ, Hlh Across Speciality Collaboration UK (2020) COVID-19: consider cytokine storm syndromes and immunosuppression. Lancet. doi:10.1016/S0140-6736(20)30628-0

Tutte le News