Insufficienza valvolare mitralica: cos’è, quali sono i sintomi, come si interviene

L’insufficienza valvolare mitralica consiste nell’incontinenza della valvola mitrale, dovuta a ischemia coronarica o degenerativa (primitiva).
Il dottor Valerio Mazzei, Cardiochirurgo che riceve presso la sede Lucea di Monopoli, ha elaborato la “Utechnique”, una nuova tecnica di intervento che ha portato alla ribalta internazionale, presentandola a numerosi congressi statunitensi. Il dottor Mazzei ha stilato per noi una breve guida per approfondire l’insufficienza valvolare mitralica.

Quali sono i sintomi dell’insufficienza valvolare mitralica? 
I sintomi che caratterizzano tale patologia sono la dispnea e il cardiopalmo, e spesso il paziente riferisce anche di avere gambe gonfie. Prima che la dispnea diventi ingravescente, e il cardiopalmo diventi fisso, è opportuno agire chirurgicamente con un intervento di valvuloplastica mitralica.

Come diagnosticare l’insufficienza valvolare mitralica?
Per diagnosticare l’insufficienza valvolare mitralica, è sufficiente sottoporsi a una  visita cardiologica con ecocardiogramma ed elettrocardiogramma. Dalla visita si evince facilmente la patologia attraverso un rigurgito dalla valvola incontinente, poiché il sangue non procede verso l’aorta, ma torna indietro ingrandendo la sezione sinistra del cuore.
Facendo una buona prevenzione, è possibile diagnosticare precocemente questa anomalia e intervenire nella maniera ottimale, evitando l’assunzione di farmaci anticoagulanti, che presi in eccesso possono causare problemi embolici o emorragici.

Come si interviene
Allo stato attuale si può evitare di sostituire la valvola, sistemandola con un intervento detto valvuloplastica. La valvuloplastica deve essere eseguita in centri di eccellenza, in cui operano cardiochirurghi che vantano una casistica positiva per questo intervento (superiore al 95%), come da linee guida internazionali.

In collaborazione con il Dottor Valerio Mazzei, Cardiochirurgo

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