Sesso e gravidanza

“Nessuno stato è così simile alla pazzia da un lato, e al divino dall’altro, quanto l’essere incinta. La madre è raddoppiata, poi divisa a metà e mai più sarà intera.”

– Erica Jong –

La gravidanza rappresenta un periodo particolarmente critico per la sessualità all’interno della coppia. Durante il primo trimestre di gravidanza il comportamento sessuale varia notevolmente, mentre in alcune donne il desiderio sessuale diminuisce, in altre accade il contrario. Nel secondo trimestre di gravidanza nella maggior parte delle donne si verifica un aumento della sensibilità sessuale, sia in termini di desiderio che di risposta fisica. Nel terzo trimestre di gravidanza, infine, si ha un calo dell’attività sessuale.

In gravidanza si assiste ad una serie di eventi sia fisici che psichici che influiscono sull’attività sessuale della coppia.

I mutamenti organici sono i seguenti:

  • aumento di volume dell’addome, con elevata vasocongestione dei visceri addominali;
  • aumento di dimensione delle mammelle, con maggiore recettività alla stimolazione;
  • maggiore vascolarizzazione degli organi genitali esterni, con aumento della lubrificazione vaginale;
  • prolungamento della vasocongestione degli organi sessuali, al termine della fase orgasmica;
  • reazioni spiacevoli, come secrezione vaginale abbondante, dolore al basso addome (associato alle contrazioni uterine), dolore alle gambe dopo la fase orgasmica.

I problemi psicologici variano da donna a donna e comprendono:

  • percezione del proprio corpo non come oggetto del desiderio, ma come involucro di qualcosa di prezioso e quindi da proteggere (tale atteggiamento conduce a un distacco graduale dalla sessualità);
  • sentirsi meno desiderabili per l’aumento del peso corporeo e quindi temere per il partner;
  • anteporre la maternità alla femminilità, cioè la funzione di madre al ruolo di moglie;
  • temere di causare dei danni al feto (questo è uno dei motivi principali della riduzione della frequenza dei rapporti).

Tutti questi fattori sono spesso responsabili di una modificazione progressiva del desiderio e quindi dell’attività sessuale. Non dimentichiamo, però, che se la coppia era già in precedenza turbata da problematiche sessuali queste vengono il più delle volte aggravate dalla gravidanza.

Molte donne al contrario continuano la loro attività sessuale per riguardo del loro partner o forse non sono neanche convinte di questa loro motivazione personale.

Avviene un profondo cambiamento all’interno della coppia. Si ricomincia da capo, dove progettare di avere un bambino diventare madri e padri comporta un periodo molto lungo di crisi evolutiva alla ricerca di nuovi equilibri, crisi di identità, riordinamento psichico, crisi di riorganizzazione della vita familiare e lavorativa.

Durante la gravidanza la donna vive una trasformazione nella sua immagine corporea e del sentimento di identità.

Il tutto risveglia nella donna delle ansie per quanto c’è di non conosciuto e per l’imprevedibile che la nuova situazione porta, e anche per la perdita della stabilità acquisita nella realtà interna ed esterna.

Le tante trasformazioni corporee che si susseguono in questo periodo possono essere vissute serenamente oppure in modo preoccupato o minaccioso.

Tutto ciò si ripercuote molto sulla sessualità di coppia ed è importante anche aggiungere che spesso l’uomo si sente trascurato e minacciato dall’arrivo di un figlio, che comunque è un terzo nella coppia. L’uomo vivendolo come una sorta di tradimento è spinto a cercare al di fuori attenzioni da altre donne per senso di rivalsa.

Se la coppia è solida e matura affronta tutto questo facendolo diventare una risorsa anziché un ostacolo alla propria relazione, e il sesso stesso può diventare un momento nel quale sperimentare cose nuove per una necessità che può trasformarsi in virtù.

 

Dr.ssa Nicoletta Spina
Psicoterapeuta, Specialista in Sessuologia
Associazione Italiana di Sessuologia Clinica di Roma
338 1009576

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