SOS Natale: i consigli del medico nutrizionista per sopravvivere alle festività

Le festività natalizie sono solitamente ricche di occasioni conviviali per trascorrere momenti di spensieratezza con amici, parenti e colleghi, magari davanti a prelibatezze, piatti elaborati e dolci. Questo rischia di divenire un incubo per chi segue un regime alimentare ipocalorico o è affetto da patologie che richiedono un’attenzione particolare all’alimentazione. Ma dobbiamo davvero rinunciare al buonumore o alla convivialità nel periodo più bello dell’anno? Con le dovute accortezze e un po’ di buonsenso, no.

Partiamo innanzitutto da chi è affetto da intolleranze, nella fattispecie quella al lattosio e il ventaglio delle intolleranze al glutine, che non include solo la celiachia. Questi pazienti sono agevolati da una vastissima gamma di alimenti attualmente in commercio, formulati per le loro esigenze, e dalla possibilità di scegliere menu ad hoc in numerosissime attività di ristorazione. Inoltre, laddove possibile, anche alcuni piatti e dolci della tradizione possono essere riproposti con ingredienti idonei per questo tipo di intolleranze, modificando la ricetta dove necessario.

Lo stesso dicasi per i soggetti sottoposti a un regime alimentare ipoproteico, per i quali esistono farine e latte speciali.  In caso di patologie che rendono necessaria l’esclusione di particolari categorie di alimenti o la limitazione di nutrienti come grassi e proteine, l’unica accortezza è eliminare quello che è controindicato e consumare tutto il resto senza limitazioni di ingredienti, ma in porzioni contenute.

Chi segue delle terapie per patologie su base metabolica e gastrointestinali, invece, è invitato a essere molto scrupoloso durante le festività: ciò garantirà un buon compenso della patologia e una maggiore tranquillità nei confronti di qualche “trasgressione” che in questi giorni sarà pressoché inevitabile. 

Come limitare, dunque, le trasgressioni alimentari natalizie, godendosi lo stesso i momenti conviviali e le specialità delle feste?
In generale, limitiamo i banchetti alle festività vere e proprie e mangiamo in maniera contenuta privilegiando verdure, legumi e frutta nei giorni tra un cenone e l’altro, aumentando l’attività fisica, specie se si è in sovrappeso. Scegliamo carni magre, consumiamo molto pesce, anche dal momento che in questo la tradizione ci aiuta, e conteniamo le porzioni. Piatti e dolci gustosi possono essere proposti anche in versione light: olio al posto del burro, utilizzo di vino bianco per il soffritto, riduzione dell’apporto di sale e utilizzo maggiore di spezie per insaporire le pietanze, scelta di cotture al vapore, al forno o alla piastra, evitando il più possibile le fritture. Limitiamo inoltre antipasti troppo ricchi e articolati con preparazioni ipercaloriche e a basso potere saziante, il pane e i prodotti da forno durante i pasti, e i formaggi serviti dopo un ricco secondo piatto di carne, già di per sé iperlipidico e iperproteico.
Per quanto riguarda i dolci, scegliamo prodotti di qualità, meglio se artigianali e tradizionali, e consumiamo panettone, pandoro, frutta secca, canditi e altri alimenti ipercalorici solo nei giorni di festa, evitandoli nei giorni successivi. Possono essere preparati dessert a base di frutta come macedonie, abbinate a yogurt magro o sorbetti. Cerchiamo inoltre di non “complicare” le ricette tradizionali dei nostri dolci natalizi con cioccolato, creme, farciture e glasse ipercaloriche.
Come sempre, anche durante le festività, si raccomanda di bere molta acqua. Il vino e la birra possono essere consumati con la dovuta moderazione. Il consiglio è di evitare i superalcolici, che dovrebbero essere un vero tabù per persone affette da patologie metaboliche e in sovrappeso. Ricordiamo che 1 grammo di alcol apporta 7 Kcal, 1 grammo di grassi, e rispettivamente circa 9 e 4 grammi di proteine e carboidrati! Non sostituiamo l’acqua durante il pasto dei nostri bambini con bevande gassate! Durante le feste vi è spesso un consumo smisurato di questi dannosissimi prodotti: l’eccezione non deve diventare un danno a cui poi dover porre rimedio 

Approfittando di qualche giorno di vacanza, è raccomandata un po’ di sana attività fisica con lunghe passeggiate, allenamenti per chi già pratica sport e piccoli lavori domestici in ambienti preferibilmente non surriscaldati, a temperatura entro i 20 °C. 

E ricordiamoci, infine, che non è soltanto il cibo a rendere piacevole una festa: è soprattutto lo stare insieme divertendosi,  rendendo felici i più piccoli e gli anziani e guardando al nuovo anno con ottimismo e positività!

Dott.ssa Vincenza D’Onghia
Medico Chirurgo Specialista in Biochimica Clinica a Indirizzo Diagnostico – Dietologia e Nutrizione
Nutrizionista Clinico

Tutte le News