Video-fibrorinolaringoscopia per lo studio delle vie aereodigestive superiori

*Foto della dott.ssa Ciancio, scattata prima della pandemia Covid19

Le endoscopie nasali e laringee per lo studio della laringe e delle cavità nasali si possono effettuare con strumenti rigidi o flessibili. In questo articolo parleremo solo del videoendoscopio flessibile (videofibrorinolaringoscopio), con la dott.ssa Giovanna Ciancio, Medico-Chirurgo specialista in Otorinolaringoiatria, che riceve nella sede Lucea di Gioia del Colle.

Che cos’è la video-fibrorinolaringoscopia?

La video-fibrorinolaringoscopia è un esame endoscopico che permette di eseguire l’esame obiettivo delle vie aereodigestive superiori (VADS) tramite endoscopio flessibile, ben tollerato da parte del paziente sia in età adulta che pediatrica. L’esame, facilmente eseguibile in ambulatorio, prevede la possibilità di archiviazione delle immagini endoscopiche ed è di grande utilità dal punto di vista diagnostico e terapeutico.

A cosa serve la video-fibrorinolaringoscopia?

L’esame morfologico anatomico ha lo scopo di rilevare eventuali neoformazioni benigne o maligne, patologie congenite, patologie infiammatorie o infettive nasali, parasinusali, faringee e laringee, reflusso faringo-laringeo.
In età pediatrica è l’unico esame che ci consente la visualizzazione delle vegetazioni adenoidee.
La videofibrolaringoscopia è d’obbligo quando si registra una disfonia (alterazione delle voce) continua da almeno due settimane.

Come si esegue la video-fibrorinolaringoscopia?

Gli endoscopi flessibili del diametro di c.ca 3 mm sono costituiti da un fascio di fibre ottiche collegato ad una fonte luminosa a luce fredda di forte intensità (led) e ad una telecamera a sua volta collegata al PC. Le fibre ottiche sono flessibili e ciò consente il trasporto della luce e delle immagini con superamento degli ostacoli dello spazio fisico incontrati nel corso dell’esame.
Il paziente viene visitato da seduto. L’esaminatore opera seguendo le immagini sul monitor, con maggior confort sie per il paziente che per se stesso.
Una volta identificata la fossa nasale più pervia, si introduce l’endoscopio chiedendo al paziente di respirare profondamente dal naso per rilassare lo sfintere velofaringeo.
Si visiona il naso nelle sue componenti (setto, turbinati, complesso osteo-meatale dove convergono i dotti dei seni paranasali), poi il rinofaringe (sede della tonsilla faringea-adenoide), gli osti tubarici. Superata la parete posteriore del velo faringeo e oltrepassata l’ugola palatina, si fruisce di una visione d’insieme delle VADS: orofaringe, ipofaringe, base linguale, epiglottide, pliche ariepiglottiche, seni piriformi, corde vocali vere e false, aritenoidi, commessura posteriore ecc.
Per l’esame funzionale della laringe si chiede al paziente di pronunciare la vocale “i” o “e”. In tal modo si visualizzano meglio le strutture anatomiche e si osserva il comportamento vocale sia per la valutazione delle disfonie disfunzionali, dei disturbi della motilità come paralisi laringee, che delle disfagie.
Inoltre, per la valutazione della deglutizione si eseguono durante l’endoscopia le prove deglutitorie con boli liquidi (acqua) e semiliquidi (yogurt naturale) colorati con coloranti alimentari.
Per la valutazione delle OSAS (Sindrome delle apnee ostruttive durante il sonno) si può eseguire la manovra di Muller.

Quanto dura la video-fibrorinolaringoscopia?

L’esame è breve, dura pochi minuti.

La video-fibrorinolaringoscopia richiede una preparazione?

È preferibile essere a digiuno da 2-3 h, ma non è richiesta alcuna preparazione e non si effettua nemmeno l’anestesia.
Se necessario, ad esempio per notevole ipertrofia dei turbinati, si somministra un decongestionante nasale topico, prima di introdurre l’endoscopio flessibile nella narice.

La video-fibrorinolaringoscopia ha delle controindicazioni?

L’esame in linea di massima è privo di rischi.
Tuttavia, bisogna porre particolare attenzione ai soggetti cardiopatici e ai soggetti colpiti recentemente da infarto cardiaco.

Tutte le News