Esami del sangue da eseguire in gravidanza: una breve guida

Durante la gravidanza è fondamentale monitorare lo stato di salute della mamma e del feto anche attraverso una serie di analisi del sangue, che permettono ai medici di identificare e trattare eventuali quadri clinici patologici. Ma quali sono le analisi del sangue da fare? E in quale settimana vanno eseguiti?
Esistono numerose fonti di informazioni circa gli esami da effettuare durante la gravidanza e in quale settimana della gestazione. In particolare, in Italia, le indicazioni in merito, vengono raccolta dalle linee guida (SNLG) per la gravidanza fisiologica, redatta dal ministero della Salute nel 2010 e aggiornate nel 2023.

Innanzitutto, dobbiamo specificare che esistono esami che è bene programmare già quando si è alla ricerca di una gravidanza, e riguardano entrambi i partner.

Per la donna:

  • Emocromo
  • Emogruppo
  • Ricerca emoglobine anomale
  • Test di Coombs indiretto
  • Rosolia anticorpi
  • Toxoplasma anticorpi
  • HIV 1-2 anticorpi
  • Sifilide (VDRl-TPHA)
  • Pap-test

Per l’uomo:

  • Emocromo
  • Emogruppo
  • Ricerca emoglobine anomale
  • HIV 1-2 anticorpi
  • Sifilide (TPHA-VDRL)

Quali sono gli esami da eseguire nel primo trimestre di gravidanza?

Nel primo trimestre di gravidanza la donna deve eseguire i seguenti esami (alcuni di questi esami vengono eseguiti in fase pre-concezionale quando, consapevolmente, si cerca una gravidanza)

  • Emocromo completo,
  • Elettroforesi emoglobina per la ricerca delle emoglobine patologiche (Questo esame viene eseguito durante il primo trimestre di gravidanza se la paziente non lo ha già effettuato in fase pre-concezionale. Nel caso in cui ci fosse il sospetto di patologie dell’emoglobina il ginecologo curante suggerirà di sottoporre a questo esame anche il partner)
  • Emogruppo e fattore RH,
  • Test di coombs indiretto,
  • Esame urine ed urinocoltura (le ultime linee guida del 2023 sulla gravidanza fisiologica NON ritengono più necessario effettuare lo screening per la batteriuria mediante urinocoltura)
  • Screening infettivologici: durante la gravidanza si effettuano test di screening per malattie infettive che potrebbero rappresentare un potenziale pericolo per il feto durante la gravidanza e/o durante il parto. In particolare, si effettua la ricerca di anticorpi contro il toxoplasma e Citomegalovirus (se la paziente non è immune, cioè non è mai entrata in contatto con il patogeno, il test va ripetuto ogni 4-6 settimane); ricerca immunità per la rosolia (rimosso da ultime linee guida 2023), epatite B (da ripetere nel III trimestre), epatite C (solo per categorie a rischio), HIV (da ripetere III trimestre), sifilide (da ripetere III trimestre),
  • Glicemia,
  • Funzionalità tiroidea (TSH, ft3, ft4)

 

Quali sono gli esami del sangue per lo screening del diabete in gravidanza?

Il ginecologo curante, già durante la prima valutazione clinica, individuerà i fattori di rischio per il diabete gestazionale e proporrà in periodi specifici della gravidanza esami finalizzati a diagnosticare questa patologia.

Tra la 16esima e la 18esima settimana viene eseguita la curva da carico glucosio (OGTT) anticipata per pazienti con particolari fattori di rischio: pazienti con diabete gestazionale nella precedente gravidanza, BMI pregravidico >30, glicemia pregravidica o inizio gravidanza tra 100 e 125 mg/dl.

In presenza di fattori di rischio ma curva negativa a 16-18 settimane, il ginecologo indicherà la ripetizione del test tra 24 e 28 settimane di gravidanza. Effettueranno questa valutazione anche pazienti di età superiore ai 35 anni, pazienti con BMI pregravidico >25, pazienti con pregressa macrosomia fetale, pazienti con familiarità per diabete tipo II (familiari primo grado) e pazienti di etnie a rischio.

Quali tamponi vaginali andrebbero eseguiti in gravidanza?

Tra 36esima e la 37esima settimana di gravidanza è indicato eseguire il tampone vagino-rettale per la ricerca di Streptococco Agalactiae. L’esito del tampone sarà necessario per impostare eventuale terapia antibiotica in travaglio di parto in caso di positività ed effettuare controlli da parte dei pediatri al momento della nascita.

In questo articolo abbiamo approfondito soltanto la parte relativa agli esami di laboratorio, da eseguire prima e durante la gestazione, sempre su indicazione del proprio ginecologo. Sarà lo stesso ginecologo ad eseguire anche una serie di controlli clinici e strumentali, necessari al feto e alla mamma.

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